Inauguro il mio nuovo blog con una delle ricette per microonde che faccio più spesso, quella della PIZZA!
La pizza è davvero un "must" per noi italiani, non c'è persona che non la ami o che rifiuti un invito in pizzeria da parte di un amico. Io l'ho sempre amata molto, un po' come ho sempre amato la pasta. Fino ad alcuni mesi fa ero solita farmela portare a casa, tutte le settimane, da un pizzaiolo take-away che fa pizze davvero ottime, soprattutto quella con l'impasto integrale... anche i miei bimbi l'hanno sempre divorata! Ma poi mi è venuta la voglia di imparare a fare la pizza da me, un po' per divertimento, dato che cucinare mi piace molto, un po' per risparmiare (perché la pizza non è che proprio te la regalano, e fatti due conti ho visto che al mese spendevo una bella cifretta in pizze) e un po', fissata come sono ultimamente con l'alimentazione sana, per sapere esattamente che cosa sto mangiando.
Avendo solo il forno a microonde, ho dovuto naturalmente farmi prima un po' di esperienza con la cottura. In rete si trovano un po' di indicazioni su come fare la pizza col microonde, ma poi alla fine, dopo alcuni tentativi, ho messo a punto il mio metodo personale.
La ricetta base dell'impasto l'ho presa dal simpaticissimo sito http://www.pizzaeimpasti.it/ che tra tutti quelli che ho letto mi è sembrato davvero il migliore.
Dato che però a me piace sperimentare, ci metto sempre del mio, in particolare sulla scelta del tipo di farina da utilizzare. Non mi sono mai "limitata" ad usare un impasto fatto tutto con farina tipo 0 (che è quella più frequentemente indicata per la pizza), ma ho sempre amato provare diverse miscele... Comunque con l'esperienza si impara, a volte degli impasti non mi sono usciti granché bene, ma ormai bene o male ci azzecco sempre.
Ecco quindi la mia ricetta per la pizza al microonde. Le dosi sono per 2 pizze da cuocere nel piatto crisp con diametro di 27 cm.
Il piatto crisp è invenzione della Whirlpool; so che ad ogni modo anche altre marche di forni a microonde hanno inventato piatti simili, che hanno altri nomi, ma che in sostanza sono la stessa cosa.
INGREDIENTI PER L'IMPASTO:
- Farina gr 300
- Acqua tiepida ml 150
- Lievito di birra fresco pochi grammi (qualche briciolina)
- Olio evo 2 cucchiai
- Sale 2 bei pizzichi
- Zucchero mezzo cucchiaino
PROCEDIMENTO:
Versare un po' di acqua tiepida presa dai 150 ml in un piccolo recipiente e sciogliervi dentro pochi grammi di lievito di birra (da un panetto da 25 gr prendetene 3 o 4 gr, meglio non di più perché se mettete tanto lievito si sentirà nell'impasto, sia nel sapore che nell'odore, e inoltre la pizza risulterebbe meno digeribile). Aggiungere quindi il mezzo cucchiaino di zucchero e mescolare bene con un cucchiaino. Lo zucchero aiuta la lievitazione.
Versare un altro po' di acqua tiepida presa dai 150 ml in un altro piccolo recipiente e sciogliervi dentro i due pizzichi di sale. Naturalmente potete mettere anche più sale, dipende dai gusti. Io preferisco un impasto non tanto salato perché in tal modo dopo aver mangiato la pizza non mi viene sete. La sete, che dura anche tutta la notte, è uno dei tormenti che quasi sempre ci regala una serata in pizzeria. Se si può evitare, tanto meglio. Ad ogni modo, leggendo qua e là per il web, ho letto che la tipica sete post-pizza non è dovuta tanto alla quantità di sale quanto all'effetto che farebbero alcuni enzimi su una pasta fatta e poi cotta troppo frettolosamente.
Se ritrovo il link di un articolo, in particolare, che avevo letto sull'argomento, lo posterò.
Io come sale uso il sale marino grigio integrale, non raffinato, di Guérande. Lo trovo magnifico, non è né fine né grosso, ed ha un profumo davvero unico.
In una terrina piuttosto grande (io ne uso una di plastica) versare 300 gr di farina. Potete utilizzare la farina che preferite oppure miscelarne di diverse, nelle proporzioni che più vi aggradano. In genere la farina che più viene consigliata è quella di tipo 0 (mentre la 00 è maggiormente consigliata per fare dolci), oppure la farina "manitoba", che è sempre una farina di grano tenero di tipo 0, ma di una qualità che è in grado di trattenere più acqua e riesce quindi a lievitare meglio. Io poi uso molto spesso la farina integrale, mi piace moltissimo! Se usate la farina integrale di grano tenero potete fare una pizza integrale al 100%, ho provato più volte ed esce bene. Se invece usate la farina integrale di farro dovete miscelarla ad altre, non integrali, altrimenti vi ritrovate con un impasto difficilissimo da lavorare, quasi impossibile da stendere e ancora peggio da mangiare (anche se di gusto affatto cattivo... il farro è molto gustoso, ma in una pizza va proprio miscelato ad altre farine). Inoltro uso parecchio anche la semola rimacinata di grano duro, da' alla pizza una deliziosa croccantezza.
Versare sulla farina l'acqua con il lievito e i due cucchiai di olio evo, ed inizare ad impastare. Io l'ho sempre fatto a mano, ma di certo verrà bene anche se fatto con un robot da cucina o un'impastatrice. Aggiungere man mano l'acqua rimanente, continuare ad impastare ed infine aggiungere l'acqua con il sale. E' bene non aggiungere l'acqua con il sale all'inizio, quando si mette l'acqua con il lievito, in quanto il sale inibisce la lievitazione. All'inizio io impasto direttamente nella terrina, poi dopo un po' rovescio il composto sul tavolo e lì continuo a lavorarlo. Dovete lavorarlo alcuni minuti, fino a quando diventa morbido e dalla consistenza uniforme.
Dare all'impasto la forma di una palla, metterlo in una ciotola (io uso la stessa nella quale ho impastato), la quale va coperta con un canovaccio da cucina bagnato (io la bagno con l'acqua calda) e ben strizzato, e mettere la ciotola vicino a una fonte di calore, se possibile. Io la metto accanto al calorifero. L'ideale sarebbe poi evitare che l'impasto subisca sbalzi di temperatura. Il calore aiuta la lievitazione. Lasciare quindi l'impasto lievitare per alcune ore... più si aspetta e più lievita. Io non lo faccio mai lievitare meno di 5 ore.
Quando mancano circa un paio d'ore potete dare una veloce reimpastata al composto. Tale operazione non è strettamente necessaria, ma consigliata, per ridistribuire meglio i lieviti, così come è anche ricordato nell'utilissimo sito che ho già citato, http://www.pizzaeimpasti.it/.
Quando manca un'oretta, bisogna fare le "palline", ovvero le due palle di pasta che dovranno poi essere stese per fare le pizze. Per fare le palline, sollevare con delicatezza l'impasto, che nel frattempo sarà notevolmente lievitato, e separarlo in due aiutandosi con entrambe le mani, con un movimento rotatorio. Dare una forma tondeggiante alle due parti così ottenute e rimetterle nuovamente a lievitare coperte nella ciotola.
Trascorsa l'ultima ora di attesa prendete i due impasti e metteteli su un tavolo infarinato. Io uso di preferenza, per quest'operazione, la semola rimacinata di grano duro. Prendete una delle palline e iniziate a schiacchiarla un po' con le dita cercando allo stesso tempo di allargarla e darle una forma tondeggiante. Io le prime volte mi aiutavo con un mattarello, ma poi ho iniziato a preferire decisamente le mani: si riesce tra l'altro ad ottenere, secondo me, una forma tondeggiante con molta più facilità! Stendete quindi la pasta fino a quando ottenete un disco con il diametro corrispondente a quello della teglia crisp. Prendete una forchetta e sbucherellate la pasta: questo impedirà alla pizza di gonfiare durante la cottura.
Prendere il piatto crisp e cospargelo con un po' di farina. In alternativa potete ungerlo, in entrambi i casi la pizza non si attaccherà. E' solo una questione di gusti, io personalmente preferisco usare la farina, ma è lo stesso :-) Metterci sopra l'impasto e condirlo quindi con un po' di pomodori pelati, che schiaccerete e cospargerete sulla pizza con l'aiuto di un cucchiaio.
Infornate e cuocete con funzione crisp per 7 minuti. Estraete la pizza dal forno e metteteci sopra un po' di mozzarella tagliata a cubetti. Va benissimo la normale fiordilatte. Io che sono di Bergamo uso spesso la "Mozzarella di Seriate", che ha il vantaggio di fare pochissima acqua. Non esagerate, ad ogni modo, con la mozzarella, altrimenti vi ritroverete la pizza umidina a causa dell'acqua, il che non è che sia troppo piacevole! Se preferite usare la mozzarella di bufala (a me piace un sacco!) stesso discorso: non esagerate troppo, tenendo poi contro del fatto che la bufala produce ancora più acqua. Io di solito quando uso la bufala prima la strizzo, in modo che rilasci già una buona parte della sua acqua. Infine mettete sulla pizza, se volete, qualsiasi altro ingrediente che sia di vostro gradimento. La mia pizza preferita è la Napoli, e quindi ci metto sopra un po' di acciughe e di olive.
Infornate nuovamente e cuocete con funzione crisp per 3 minuti. Togliere dal forno e con l'aiuto di una paletta trasferire la pizza su un piatto. Se vi va potete condire la pizza con un filo d'olio e quindi.... buon appetito! La vostra pizza è pronta per essere divorata :-)
Spero tanto che questa ricetta via sia piaciuta e che vi aiuti a preparare in casa una buona pizza con il vostro microonde!
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